| ATLANTA-NEW YORK 108-112
Provate a rispolverare un nome: Nate Robinson. Ah sì, quello della gara delle schiacciate... non lo si vedeva da almeno un mese... Dopo 14 partite consecutive trascorse interamente sulla panchina, Robinson sente coach D'Antoni chiamare il suo nome a 3'01" dalla fine del primo quarto. "Nate, entra". Al piccolo playmaker dei Knicks sono necessari qualche secondo e una gomitata da parte di un compagno per rendersi conto della situazione: scaraventato sul parquet dopo un mese di astinenza, Robinson piazza una prestazione stellare da 41 punti (18/24 dal campo) conditi da 8 assist e 6 rimbalzi, e 11 dei 13 punti realizzati dai Knicks in overtime portano il suo numero a referto. Per Kryptonate si tratta della decima prestazione in carriera da oltre 30 punti in uscita dalla panchina: in questa ristrettissima elite (a partire dal 2005-06) ci sono soltanto Ben Gordon (12 volte) e Manu Ginobili (13). Danilo Gallinari contribuisce con 13 punti e 6 rimbalzi mentre, su sponda opposta, non bastano i 28 di Joe Johnson e i 22 con 19 rimbalzi di Al Horford.
MINNESOTA-ORLANDO 94-106
Con Carter e Howard frenati dalle polveri bagnate, gli Orlando Magic trovano un protagonista inaspettato in Matt Barnes, che schierato per la seconda volta consecutiva in quintetto da coach Van Gundy, realizza 17 punti nei primi tre quarti per tenere i Magic in partita sul parquet del Target Center. Minnesota assapora l'ultimo vantaggio della gara con una tripla di Wayne Ellington per il 77-75 a 10' dalla sirena, ma Orlando risponde con quattro canestri dall'arco consecutivi (tre dei quali portano la firma di Ryan Anderson) per girare definitivamente l'inerzia in proprio favore. Rashard Lewis, con 21 punti e 5/10 da tre, sarà il miglior realizzatore per la franchigia della Florida, mentre Minnesota avrà un Jonny Flynn da 23 punti e un Kevin Love da 17 e 10 rimbalzi.
LA LAKERS-SACRAMENTO 109-108
A 28" dalla sirena, Beno Udrih appoggia al vetro due punti di mirabile fattura per portare i suoi Kings sul +2: Sacramento, nonostante le assenze di Tyreke Evans e del lungodegente Kevin Martin, assapora la possibilità di aprire il 2010 con una prestigiosa vittoria corsara allo Staples Center... ma il parere di Kobe Bryant differisce ampiamente da quello della franchigia di coach Westphal. Con 4" da giocare (e dopo un 0/2 dalla lunetta di Udoka che avrebbe potuto chiudere la partita), i Lakers giocano una rimessa per il #24: Gasol riceve in punta e serve Bryant sull'arco, rimasto libero dopo un contatto un po' dubbio con il difensore: Kobe mette a posto i piedi e piazza la tripla che pugnala i Kings senza pietà. Bryant, al terzo buzzer-beater stagionale, chiude con 39 punti, Lamar Odom ne aggiunge 20 (season-high) con 10 rimbalzi e Pau Gasol contibuisce con una doppia-doppia da 17 e 16; Sacramento, che spreca un cuscinetto di margine di 20 lunghezze costruito nel primo tempo (32-52 dopo 19'), ha uno Spencer Hawes da 30 punti (career-high) e un Beno Udrih da 19 e 13 assist.
Daniele Fantini / Eurosport
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